sabato 12 maggio 2007

Giorgiana, una vittima dimenticata- 12 maggio: Oggi il Family Day e trentatrè anni fa il referendum sul divorzio

La data del 12 maggio è storica, non solo perché fu il primo referendum popolare dell'Italia repubblicana ma perché aprì una fase di riforme sociali progressiste che si espresse successivamente in leggi, fortemente osteggiate dalle gerarchie clericali, come quella sull'aborto del 1978. I promotori cattolici del Family Day, non a caso hanno scelto questa data per il loro patetico assembramento. Impossibile non tener conto dell'anniversario che vide lo scontro di due modi diversi di concepire - ieri come oggi - la politica e la religione. 33 anni fa prevalse la laicità. Oggi non può riprendere piede l'arroganza di una visione della realtà, dogmatica, arretrata e squallidamente ipocrita.

L'affluenza al referendum abrogativo del 1974 fu eccezionale, sfiorò il 90%. Il risultato fu inequivocabile: 59,3% di 'no' contro il 40,7% di 'si'. Un risultato impossibile senza l' assenso di molti elettori cattolici, espresso in contrasto con le indicazioni del Vaticano, tanto da far dire ad alcuni commentatori: "l'Italia si è scoperta laica". Ed oggi com'è? Preferisce l'assurdità delle "scomuniche" che il Vaticano lancia ai pericolosi terroristi come Andrea Rivera, piuttosto che fare pulizia al suo interno nel marasma dei preti pedofili, o si evolve nella modernità di relazioni
basate sul rispetto e la libertà di pensiero, di sesso e di razza?

Oggi, comunque è più importante la memoria di una giovane vittima del movimento del 77.
Ammazzata, come tanti altri, dalla polizia del regime. Senza colpevoli, come di norma. Allora era l'ineffabile Kossiga a dare gli ordini, che oggi se ne spunta sostenendo di sapere chi fu a sparare, ma di no volerlo dire. La stessa stronzaggine dell'avvocato Taormina che conosce il vero nome dell'omicida di Cogne, ma se lo tiene per lui.
Giorgiana Masi, non fu la prima e non sarà l'ultima a cadere sotto la mannaia di un potere politico, di qualsiasi colore che, contro i cittadini che insorgono a difesa dei loro diritti calpestati
di qualsiasi tipo, sociali, ambientali, culturali, è sempre pronto ad usare la forza e la violenza.
Fotodocumento sui fatti del 12 maggio 1977
http://www.radioradicale.it/modules/archivio/play-list.php?idr=183331&idf=47

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