lunedì 28 gennaio 2008

pubblicato su Adnkronos -secondo me

Secondo Me
Inviato da gianrelli il 28/01/2008 alle ore 17:11
Lettera aperta a Barbara Palombelli, e non solo.

Trasmissione radiofonica “28 minuti” del 28-01-2008 di Barbara Palombelli, ospite il ministro uscente dell'ambiente Pecoraro Scanio. Ad un certo punto la brava giornalista fa la domanda sulla situazione campana dei rifiuti avanzando l'ipotesi che l'emergenza sia dovuta al fatto che sia stata impedita la costruzione dei termovalorizzatori, al che Pecoraro Scanio ribadisce debolmente e soprattutto non dice quello che dovrebbe : Che l'inceneritore non risolve e fa male, e che l'unica soluzione è avviare la raccolta differenziata. Rivendica il merito di aver bloccato l'iter vergognoso dei cip6 (per gli impianti già in attività) e non dice una parola sul rischio della delega che Bersani (morente?) potrebbe fare per alcuni in progetto, come quelli siciliani. Purtroppo alla fine il messaggio che arriva agli ascoltatori è sempre lo stesso, equivoco e confuso. Lo stesso che è arrivato dalla trasmissione televisiva “le storie” di Corrado Augias, quando ha ospitato il direttore dell'inceneritore di Fusine, Venezia, che ha posto l'accento solo sulla virtuosa produzione di energia, con bassissimo rischio d'inquinamento a causa delle diossine, ma senza minimamente accennare alle nanopolveri. Poi Augias, incredibile, ha avvalorato le tesi del giorno prima dell'illustre Prof. Veronesi, che da Fazio a “che tempo che fa” aveva ignobilmente affermato che i rischi per le popolazioni nei pressi degli inceneritori sono ZERO. Ma si sa che l'insigne oncologo gode di fondi proprio dai big che si occupano della speculazione commerciale di settori come energia e ambiente. Ora, io mi chiedo: perché oltre ai prezzolati di destra e sinistra che alimentano la campagna mediatica in favore dell'incenerimento, anche i giornalisti più stimati, (Palombelli, Augias, Fazio, Stella) sinceramente democratici, non sono in grado di dare informazioni corrette, magari approfondendo in maniera responsabile ed intelligente le proprie conoscenze in materia? Mi chiedo perché non si colleghino idealmente alla corrente di pensiero, che esiste in tutto il mondo, suffragata dalle sentenze della Comunità Europea, che sostiene la pericolosità per l'ambiente e per la salute di impianti che possono facilmente essere sostituiti da valide alternative, o che addirittura promuove progetti avanzati di prevenzione come quello “rifiuti ZERO” proposto dal prof. Paul Connet, che gira il mondo per propugnarne la realizzazione. Perché non battersi per contribuire ad invertire la tendenza dell'aumento esponenziale degli imballaggi e della plastica da confezione, e dei sacchetti? Perché Barbara Palombelli che giustamente s'indigna che non si siano ancora abolite le buste di plastica per la spesa e si augura il ritorno alle sporte di rete delle nostre nonne, perché non chiude il cerchio della sua coscienza ecologica e non approfondisce la tematica dell'incenerimento, che può solo avvelenare di più questo nostro pianeta dove dovranno continuare a vivere i suoi figli? Perché qualche giornalista serio e onesto non incomincia a stare dalla parte giusta, dei comitati civici? Mi piacerebbe ricevere qualche risposta. gianluigi redaelli

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