Resta bloccata la situazione in Egitto dove i 1400 attivisti internazionali giunti nel paese per dar vita alla Gaza Freedom March sono ancora bloccati al Cairo dalle forze di sicurezza di Mubarak che ieri hanno anche malmenato alcuni manifestanti che cercavano di manifestare davanti all’ambasciata degli Stati Uniti.
Hanno un bel cianciare di Natale e dobbiamo essere tutti più buoni. Anche un Paese come l'Egitto che dovrebbe avere, semmai, motivi di contrasto con Israele si pone come un ostacolo ad una iniziativa umanitaria come quella della marcia per Gaza, che vuole solo portare un pò di beni e speranza ad un popolo prima massacrato nell'indifferenza internazionale ed ora dimenticato. Che schifo! L'ipocrisia imperante sotto l'albero o nel presepe.
"Il simbolo lancia un'idea riappacificatrice, qualcosa di cui c'è bisogno in questo momento in cui tutti mostrano i muscoli. E' un simbolo di grande serenità", ha spiegato il portavoce di Api Bruno Tabacci. "C'e' il senso del matrimonio e c'è l'operosità delle Api.
ma che bello, potrebbe andare bene per il Walt Disney Party. Ormai per ogni partito o movimento che nasce, da una delle tante divisioni, c'è lavoro per i grafici, che si sbizzarriscono con grande creatività. Ma bisogna guardare bene che cosa significa, sotto sotto, il logo. Qui al tema solo naturista, come era la Margherita o l'Ulivo si aggiunge anche quello animalista. Ma le api chi sono? Rutelli e Tabacci pronti e desiderosi di succhiarsi il nettare del fiore (il Paese) per farsi il miele? Forse inconsciamente è il primo logo che esprime la psicologia di chi fa oggi politica.Opinione del tutto personale.
"Sotto l'albero di Natale - ha detto ancora, rivolgendosi ai sostenitori - regalate una tessera del Pdl".
Ecco il concetto che ha il nostro Premier della politica o di un partito, il suo: si può regalare la tessera a chiunque, come fosse una carta punti del supermercato o del benzinaio. Non ha importanza come si arriva ad una concezione politica, come si sviluppa il dibattito di idee per farsi un convincimento, l'appartenenza ad un partito può essere una questione di grazioso omaggio. Del resto può avere ragione lui, visto che gli italiani, non tutti ma molti, cambiano facilmente opinione, si commuovono per una farsa di attentato e riversano sulla povera vittima, indipendentemente dal fatto che invece che una pecorella smarrita sia un lupo feroce, tutto il loro amore da mentecatti.
Era una persona battagliera, Franco Nisticò, e lo è stata fino alla fine quando, dopo il suo intervento, si è accasciato sul palco allestito nella piazza di Cannitello,
traguardo della manifestazione “no pontista” di sabato scorso a Villa San Giovanni.
Continuare a fare quello che anche lui ha fatto fino all’ultimo è l’unico tributo che possiamo umilmente offrire alla sua memoria.
Il No al ponte sullo stretto ha già fatto una vittima, la prima. Forse non è stato possibile salvarlo anche a causa della mancanza adeguata di soccorso, conseguenza diretta del menefreghismo delle istituzioni verso un manifestante. In Svezia, di fianco alle manifestazioni di protesta ci sono accurati servizi sanitari, con mezzi attrezzati per pronto intervento. Ma già là sono più civili.
Qui da noi chi si oppone, in modo saggio e intelligente, ad un megaprogetto inutile, che serve solo allo smisurato ego del Cavaliere Nero, viene considerato un corpo estraneo.
Il povero Cavaliere Nero è stato colpito, non solo nel fisico, grave handicap per lo smagliante sorriso, ma soprattutto nel morale. E' stato colpito nel momento al lui più caro, della passerella, quando stringendo le mani ai suoi fans si sente l'uomo più amato del mondo. Ora depresso si domanda con angoscia " ma perché mi odiano? io che voglio bene a tutti" Forse nel suo delirio di onnipotenza è anche sincero quando si fa questa domanda, che però a mio avviso andrebbe ribaltata in " ma chi mi ama?" La risposta sarebbe semplicissima e costituisce da sola la spiegazione ad un gesto così esagerato, commesso evidentemente da un individuo che non ha selfcontrol e che ha semplicemente reagito come mille altri come lui vorrebbero fare, in tante occasioni, ma che non fanno perché saggi. Chi lo ama, e quindi lo vota, il premier più chiacchierato del mondo? Io individuo almeno quattro categorie fondamentali 1) chi è di destra in maniera tenace, con sfumature di fascismo e razzismo. 2) chi è mafioso o vicino alla mentalità mafiosa 3) chi è ricco e privilegiato 4) chi è ignorante politicamente, sprovveduto, facilmente manovrabile Nel nostro Paese tra il 30 e 1l 40% della popolazione rientra in queste categorie, quindi almeno più della metà dovrebbe essere immune al berlusconismo, come mai non si riesce a cambiare? In fondo si potrebbe anche accettare un governo di centro-destra guidato da un Fini, ex fascista, ma oggi più moderato e sopportabile.
Bene, presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a dirle che quel tempo è finito.
Lo sappiamo, questa sera le sue tivù pubbliche e private faranno finta che noi non ci siamo mai stati, che oggi non sia successo niente e nessuno sia venuto qui a dirle quello che è già accaduto: e cioè che lei è diventato l’uomo del passato, è diventato l’uomo di un secolo che non c’è più.
Da leggere tutta d'un fiato la bellissima lettera indirizzata da Alessandro Gilioli a Berlusconi dal palco del NobDay. Cliccare su Enzo Di Frenna blog
La difesa di Silvio Berlusconi, guidata dall’avvocato-deputato Niccolò Ghedini, ha depositato questa mattina presso il nuovo collegio della decima sezione penale del Tribunale di Milano la richiesta di un rinvio dell’udienza sul caso Mills, inizialmente prevista per il prossimo 4 dicembre. Secondo i legali del premier sussisterebbe il “legittimo impedimento”, dal momento che Berlusconi, pur non dovendo partecipare ad alcun Consiglio dei Ministri o altra attività parlamentare, dovrà presenziare all’inaugurazione di un nuovo tratto autostradale della Salerno-Reggio Calabria.
quando non avrà più niente da inaugurare, o riunioni, incontri, cene, orge, alle quali partecipare vedrete che arriverà a dire semplicemente: "sono legittimamente impedito perché non mi piace" Una proposta ai nostri parlamentari di riferimento. Non si può estendere il concetto di legittimo impedimento anche ai normali e semplici cittadini, che non abbiano voglia di farsi processare? Sarebbe molto più semplice e facile arrivare al processo breve.
On. Ministro, sui quotidiani dello scorso 29 novembre, abbiamo letto una sua dichiarazione in cui attaccava la Regione, per il parere negativo sul rigassificatore di Melilli espresso dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, con quanto segue: “E’ uncomportamento colpevole ed irresponsabile. Faremo battaglia per sboccare l’autorizzazione per la realizzazione del rigassificatore di Priolo. Ho parlato più volte con il governatore, Raffaele Lombardo, ed è inaccettabile che ci sia un atteggiamento dilatorio da parte della Regione. Come ministro dell’Ambiente mi sono occupata delle autorizzazioni per Porto Empedocle e Priolo. Nessuno mi ha spiegato perché il rigassificatore di Porto Empedocle è stato sbloccato, mentre Priolo ancora attende. L’impianto, - continua il ministro- è strategico per la sicurezza energetica del Paese e in una Sicilia in condizioni drammatiche”.
Alla conferenza dei servizi sul rigassificatore di Melilli del 26/11/09, l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ha depositato un provvedimento con cui ha testualmente deciso che: "... nell'ottica della prevenzione, della sicurezza e del contenimento e riduzione degli incidenti derivanti dai rischi prima evidenziati, si esprime parere negativo alla realizzazione dell'opera prevista dal progetto...(RIGASSIFICATORE)".
Quando lei, sig. ministro, afferma di essersi occupata della autorizzazione del rigassificatore di Melilli siamo sicuri che aveva chiesto il parere alla Regione Sicilia ed aveva preso in considerazione le preoccupazioni dei residenti della zona, visto che costoro, avendone il diritto si erano espressi con due referendum contro la realizzazione dell’impianto?
Le preoccupazioni dei residenti riguardano l’ambiente nel suo insieme e la salute in particolare. Lei, signor ministro, sa che nella sua città si è tenuto lo scorso 5 novembre 2009 un convegno della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), i cui risultati drammaticamente riassegnano alla zona industriale siracusana il primato italiano per tasso di morti per tumori, per nati malformati e per patologie varie, tutti attribuibili alla presenza massiccia di industrie altamente inquinanti?
Lei, signor ministro, quando afferma che il rigassificatore è strategico per la sicurezza energetica, voleva forse dire che il rigassificatore è strategico per chi lo realizza, in quanto lo Stato gli assicura l’80% dei mancati profitti per 20 anni, nel caso l’impianto non dovesse produrre per mancanza di materia prima (metano liquido), cosa molto probabile?
Lo sa, signor ministro, che la Sicilia non ha bisogno di metano in quanto ne arrivano 31 miliardi di mc/anno (25 a Mazara del Vallo dall’Algeria e 16 a Gela dalla Libia, a cui si aggiungeranno gli 8 miliardi del rigassificatore di Porto Empedocle da lei autorizzato)?
Lo sa, signor ministro, che la Sicilia di tutto il metano che arriva ne utilizza solo il 15%, mentre il rimanente va a finire nel resto d’Italia?
Lo sa, signor ministro, che la Sicilia ha un surplus di energia elettrica pari al 6,5% e possiede 5 raffinerie, di cui 3 nel solo polo industriale siracusano, che producono una quantità di prodotti petroliferi finiti (GPL, benzine, cheroseni, gasoli, oli combustibili) superiore al 40% del fabbisogno nazionale)?
Signor ministro, è ancora convinta che la Sicilia ha bisogno di sicurezza energetica?
Siamo convinti che un vero sviluppo economico passa anche attraverso uno sviluppo industriale, ma questo deve essere legato alle vocazioni del territorio e mirare alla sua salvaguardia ambientale esanitaria, e deve essere al tempo stesso diversificato (piccola e media impresa – attività portuale – turismo – cultura ). Invece lei candidamente propone un vero “mostro” industriale che non ci aiuterà certamente ad uscire da questa grave crisi economica ed industriale.
Il rigassificatore Ionio Gas della Erg-Shell sorgerebbe nel nostro polo industriale vicino alla Polimeri Europa (già ICAM, esplosa in maniera catastrofica nel maggio 1985), attiguo ad insediamenti industriali ad alto rischio di incidente rilevante, tanto che la nostra zona è stata dichiarata nel 1990 “ad elevato rischio di crisi ambientale” e nel luglio 2002 “area in piena crisi ambientale”.
In un’area che deve essere necessariamente bonificata, a pochi passi da impianti sottoposti alle Direttive Seveso (effetto domino in caso di grave incidente) lei vuole costruire un terminale di rigassificazione.
Lei sa, signor ministro, che il rigassificatore è considerato impianto ad altissimo rischio di incidente rilevante e pertanto non può essere costruito in una zona adiacente all’abitato di Priolo e poco distante da quelli di Augusta e Melilli?
Lei sa, signor ministro, che i 3 serbatoi di metano liquido, per complessivi 450.000 mc, verrebbero realizzati a terra vicino alle industrie esistenti, alla linea ferrata Siracusa-Catania ed alla vicina autostrada, pur sapendo che ognuno dei tre serbatoi da 150.000 mc di metano liquido equivale ad oltre 4 milioni di bombole di gas domestico da 15 kg? Il recente disastro di Viareggio, per lo scoppio di una cisterna di Gpl da 100 mc, con 31 morti, tanti feriti e danni per 40 milioni di euro, non ci ha insegnato nulla?
Il Direttore Generale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, avv. Rossana Interlandi, in seno alla citata conferenza dei servizi del 26/11/09, a chi pose una domanda simile alla sua, rispose che: “se non ci fossero state tante e tali industrie, a Melilli il rigassificatore si sarebbe potuto fare”.
Signor ministro, quanto sopra argomentato, pensa che possa essere una sufficiente risposta alla sua domanda: perché il rigassificatore di Porto Empedocle è stato sbloccato e quello di Melilli no?
Con molti ossequi dalle Associazioni Decontaminazione Sicilia ed AugustAmbiente, Comitato cittadino contro gli inceneritori e per il Diritto alla Vita.
BRUXELLES - La posizione dell'Unione europea sulla Bielorussia non cambia e resta quella confermata, anche di recente, dai ministri degli Esteri della Ue. Lo ha chiarito Ludz Gullner, portavoce della neorappresentante comunitaria per la politica estera Catherine Ashton, dopo la contestata visita di Silvio Berusconi lunedì a Minsk e i suoi elogi al presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, considerato da molte diplomazie occidentali «l'ultimo dittatore europeo».
Il buon Cavaliere Nero non ci sta a considerare Lukashenko l'ultimo dittatore europeo, perchè a questo ambito posto vorrebbe assurgere lui stesso. Certo che nel suo smisurato sogno di passare alla storia per qualcosa di eclatante, lui ce la sta mettendo tutta. Casini si chiede qual'è la nuova linea di politica estera del governo e di Berlusconi in particolare. Semplice: andare a scovare in ogni angolo del mondo gli individui più schifosi e ributtanti per stringergli la mano in un afflato di grande affinità.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Eccezionale lettera articolo, che avrei voluto scrivere io, e che dovrebbero leggere tutti, ma proprio tutti, anche quelli che potrebbero non capirla.
Il Giorno - Milano - Via Rubattino, blitz all'alba Sgomberato il campo rom Il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato e l’assessore alle Politiche Sociali Mariolina Moioli hanno detto: “Con lo smantellamento di via Rubattino scompare a Milano l’ultima grande baraccopoli. Ora in città non rimangono che piccoli insediamenti che richiedono interventi molto più semplici. L’operazione nell’area ex Enel era necessaria non solo sul piano igienico-sanitario ma anche per la sicurezza, visto che i furti sono pressoché triplicati come hanno denunciato i residenti. Particolare riguardo, anche questa volta, è stato rivolto all’accoglienza dei minori:
Bisogna guardarle bene queste facce dei nuovi nazirazzisti, che parlano di sicurezza, anche calpestando povere cose e anime di bambini che stavano, faticosamente, percorrendo una difficile strada per integrarsi, evolversi. Questo individuo, vicesindaco di Milano, già distintosi negli sgomberi dei centri sociali, ora ha pure il coraggio di parlare di "accoglienza dei minori", dopo che una trentina di bambini del campo che andavano a scuola ora rischiano di non poterlo più fare. L'abbiamo saputo solo ora grazie alla trasmissione Parla con me della Dandini, di quest'altra pagina terrificante che fa il paio con quella di Roma (vedi post 11/11), e che da il senso del barbarimento cui si è giunti in certi ambienti politici.
L’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ha dato parere negativo al rigassificatore di Melilli
Alla conferenza di servizi sul rigassificatore di Melilli del 26/11/09, l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ha depositato un provvedimento con cui ha testualmente deciso che: "...per quanto sopra rappresentato, nell'ottica della prevenzione, della sicurezza e del contenimento e riduzione degli incidenti derivanti dai rischi prima evidenziati, si esprime parere negativo alla realizzazione dell'opera prevista dal progetto...(RIGASSIFICATORE)".
Sono state accolte e condivise dall’Assessorato tutte le nostre osservazioni, assieme ai referendum dei cittadini di Priolo e Melilli che si sono espressi a larghissima maggioranza contro la costruzione del Rigassificatore, in zona ad altissimo rischio sismico, chimico e militare.
La maggioranza delle forze politiche e sindacali, e gran parte della stampa che hanno sostenuto il Rigassificatore, non curanti dei costi sociali e sanitari delle popolazioni, sono stati sconfitti.
Fra i perdenti vanno annoverati i Comuni di Priolo, Melilli ed Augusta, impegnatissimi nel contrattare con la Ionia Gas le compensazioni (= monetizzazione del danno al territorio ed alla salute).
Il sindaco di Augusta, consapevole delle gravi patologie che affliggono i suoi cittadini (dati OMS del 5.11.2009), intervistato il giorno precedente la conferenza dei servizi da Riccardo Bedogni, del Quotidiano di Sicilia, ha dato una risposta secca, inequivocabile e coerente: "Sono convinto che il rigassificatore nel medio e lungo termine possa innescare un meccanismo virtuoso per il rilancio della zona industriale".
QUATTRO ANNI DI GRAVOSO SACRIFICIO DI POCHI CORAGGIOSI PADRI DI FAMIGLIA, OGGI, AD ONTA DEI BOICOTTAGGI DI AMMINISTRATORI E POLITICANTI PRIVI DI AUTENTICA FEDE, SONO CORONATI DA MERITATO SUCCESSO. MELILLI, PRIOLO, AUGUSTA E ALMENO META’ DELLA SICILIA ORIENTALE SONO OGGI LIBERATE DALL’INCUBO RIGASSIFICATORE.
AugustaAmbiente: Comitato Cittadino contro gli Inceneritori e per il Diritto alla Vita e Decontaminazione Sicilia, esprimendo grande soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziano quanti si sono impegnati in questa battaglia.
Augusta 28 novembre 2009
Bene! Evviva! Questa vittoria di Melilli è l'ennesima dimostrazione che le lotte vincono se in piazza scendono non dico le masse , ma una buona parte dei cittadini, guidati e spronati da quella avanguardia dei più coscienti e combattivi, che all'inizio erano uno sparuto gruppo.
Accade che, nella convinzione di "essere stata venduta" dopo "le trattative" degli anni Novanta, la famiglia di Brancaccio ha deciso di aggredire - in pubblico e servendosi di un processo - chi "non ha mantenuto gli impegni". Ci sono anche i messaggi di morte. Al presidente del Senato, Renato Schifani, siciliano di Palermo. O, come raccontano le "voci di dentro" di Cosa Nostra, avvertimenti che sarebbero piovuti su Marcello Dell'Utri. Un'intimidazione che ha - pare - molto impaurito il senatore e patron di Publitalia. Sono sintomi che devono essere considerati oggi un corollario della resa dei conti tra Cosa Nostra e il capo del governo. È il modo più semplice per dirlo. Perché di questo si tratta, del rendiconto finale e traumatico tra chi (Berlusconi) ha avuto troppo e chi (Cosa Nostra) ritiene di avere nelle mani soltanto polvere dopo molte promesse e infinita pazienza.
Forse sono quelli che ricchi di un oro maleodorante hanno zanne e grinfie per stare aggrappati accaniti alle leve del comando… che per artigliare un potere da necrofili sono pronti a difenderlo spietati con armi sempre più intelligenti e micidiali disposti solo a cederne qualche briciola ai complici più esperti e sottomessi…
che conoscono solo la ferocia della faina nel pollaio lo sfruttamento di mani e schiene l'odio razziale e la violenza sui più deboli… che imbandiscono guerre alla tavola della spartizione del pianeta amministrano complotti per le strategie del terrore complottano con finta legalità per nascondere l'atrocità dei loro misfatti…
che come voraci vampiri succhiano il sangue delle risorse e della natura rigogliosa vedono solo il possibile business… che vogliono impadronirsi perfino dell’acqua della fonte stessa della vita per poi concederla goccia a goccia a caro prezzo… che non si preoccupano di avvelenare l’aria con i miasmi dei rifiuti inceneriti sterminano con uguale leggiadria genti animali e foreste…
che umiliano con la censura le parole degli spiriti più liberi temuti e odiati come riflesso della propria vergogna decidendo d'impiccare al palo più alto chi di loro sa fargli sberleffo…
che vivono di sotterfugi e falsità momenti di sesso rapace privi d’ogni parvenza d’amore… che condannano senza appello chi reclama libertà di scelta per la propria libidine… che foraggiano i più biechi istinti di chi stupra l'infanzia e la femminilità…
che scatenano trucide cariche di sadiche belve sulla protesta in piazza che favoriscono con ipocrita condanna l’overdose allucinata di stormi di giovani inquieti sottratti alla ribellione… che comprano alla borsa del mercimonio cervelli putrefatti all'ammasso proni al miglior offerente… chi sono? perché li vediamo camminare al nostro fianco? perché li lasciamo camminare insieme a noi?
Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!”
Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua .
Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano.
E’ la più clamorosa sconfitta della politica. E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioniall’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “
Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni.
Per questo chiediamo:
AICITTADINIdi
-protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari;
-crearegruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale;
-costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AICOMUNIdi
-indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua;
-dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’;
-fare la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE .
AGLIATO
-ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONIdi
-impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia;
-varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua.
AISINDACATI di
-pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua;
-mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
AIVESCOVIITALIANIdi
-proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27);
-protestarecome CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA’ CRISTIANEdi
-informare i propri fedeli sulla questione acqua;
- organizzarsiin difesa dell’acqua.
AI Partiti di
- esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua;
-farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge diiniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini.
L’acqua è l’oro blu del XXI secolo. Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra. L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”
AlexZanotelli
per firmare ed aderire inviare a: beni_comuni@libero.it
è incredibile, ma da ogni conferenza, riunione internazionale, summit dei grandi della terra, il proposito più sbandierato è sempre mirato al 2050. Impegni a ridurre le emissioni nocive, a cambiare modelli di comportamento, a favorire le condizioni dei paesi poveri o in via di sviluppo, a ridurre la piaga della fame ecc, fateci caso, tutto è sempre riferito al 2050. peccato che io non ci sarò per allora per verificare i risultati.
È l'operazione più a rischio che abbiano mai tentato. Ma è quella che "davvero serve al presidente", come vanno dicendo tra loro. Che scatenerà un nuovo e duro conflitto con i magistrati. Ma con una possibile imputazione per mafia è una battaglia che vale la pena giocare. Assieme, e stavolta con il pieno appoggio di Fini, i piediellini si stanno per buttare nell'avventura dell'immunità parlamentare,
Ecco, ora che si profila anche il pericolo di essere incriminato per mafia, insieme al suo amicone Cuffaro, e al tirapiedi Dell'Utri, lo staff di avvocati e azzeccagarbugli del Cavaliere Nero è pronto a qualche altra manovra per salvare loro il culo. Del resto l'azione illuminata di questo governo nei confronti della mafia è sotto gli occhi di tutti. Prima si è fatto lo scudo fiscale che permette il rientro dei capitali con cui la mafia potrà ricomprare parte dei beni che erano stati provvisoriamente sequestrati, poi con il processo breve ci sarà pure la impunità. E così si chiude il cerchio. Berlusconi bene sta lavorando per i suoi amici "che fanno schifo".
Anche l'ineffabile Rotondi ha detto la sua, minchiata.
In una compagine governativa dove i ministri, sottosegretari e portaborse fanno a gara a spararle grosse, lui mancava. "Che posso dire di così eclatante da guadagnare anch'io i titoli e le prime pagine dei giornali?" si sarà chiesto il ministro per l'attuazione del programma, che da buon fedele democristiano avrà anche pensato che digiunare è uno dei precetti dei cattolici dediti al sacrificio. E così l'ha buttata là, un bel programma, che va benissimo in un periodo di crisi nera. Perchè non cominciano lor signori della Casta parlamentare a fare a meno della bouvette e del ristorante, disponibili tra l'altro a prezzi superpopolari?
Referendum per l’abolizione dei privilegi dei parlamentari!
Sull’espresso di qualche settimana fa c’era un articolo che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all’Unanimità un aumento di stipendio per i parlamentari di circa
€. 1. 135,oo al mese
Tale mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO- € 19.150,00 AL MESE
STIPENSIO BASE- € 9.980,00 AL MESE
PORTABORSE- € 4.030,00 AL MESE (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO- € 2.900,00 AL MESE
INDENNITA’ DI CARICA- DA € 335,00 A € 6.455,00
TUTTI ESENTASSE
TELEFONO CELL gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS-METRO gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBIASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONI INFORTUNI gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
E molto molto altro ancora. La classe politica ha causato al paese un danno di
1 MILIARDO E 255 MILIONI DI EURO
La sola camera dei deputati costa al cittadino:
EURO 2.215.00 al minuto!!!!!
Vi sembra giusto che i parlamentari abbiano tutti questi privilegi??
Molto meno accomodante la reazione del vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato: "Non avevamo dubbi che i due studenti arrestati sarebbero stati subito liberati. Nonostante i precedenti penali degli accusati, i poliziotti picchiati e l'interruzione di pubblico servizio. Una prassi, quella della scarcerazione facile e dei processi fissati a distanza, che accomuna il trattamento degli affiliati ai centri sociali ai clandestini, puntualmente rimessi in libertà. Sistema che finisce per rendere più difficile la tutela dell'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine. Che paradossalmente saranno messe sotto accusa, nel classico stravolgimento e deformazione della realtà cui siamo da tempo abituati". (18 novembre 2009)
il pensiero del vice sindaco Corato è emblematico del profondo sentimento di tolleranza e "carità cristiana" che permea i vertici delle amministrazioni pubbliche, e delle istituzioni preposte al rispetto delle leggi. E' nella sostanza la filosofia della tolleranza zero che produce i casi di Cucchi e Aldrovandi. Bastonate senza pietà sugli inermi e condoni e impunità per i reati più gravi, per gli "uomini d'onore" e i malfattori in doppio petto. E via con le originali leggi berlusconiane che devono salvare il culo a lui, il Cavaliere Nero e a tutti gli amici suoi Tanzi, Cragnotti e via piritando.
SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.
Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.
Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.
Un plauso alla Questura di Roma per l'operazione di sgombero arriva invece da Fabrizio Santori (Pdl), presidente della commissione Sicurezza del comune. «Le sollecitazioni e le segnalazioni dei cittadini sul costante aumento del numero dei nomadi nel quadrante della città compreso tra i Municipi VI, VII e VIII rendevano questo sgombero particolarmente atteso dalla gente, soprattutto a causa dell'impennata della quantità di furti e rapine, ma anche per i fenomeni di degrado ambientale che minacciavano l'intera zona. Questa operazione ben si colloca nell'attenta e sensibile politica dell'amministrazione Alemanno verso la questione nomadi, volta a dare una sistemazione definitiva all'assetto dei campi autorizzati a Roma, con strutture ricettive adeguate a dare la giusta accoglienza a coloro che si mettono in regola con la legge. Ancora una volta dal sindaco Alemanno arrivano risposte concrete alle attese dei cittadini romani».
Che schifo, che rabbia impotente, a vedere quelle immagini in tv. Sgombero vuol dire spaccare tutto, senza alcun rispetto anche delle poche cose dei poveri "abitanti" di baracche. Fetenti, certo per loro scelta. Non amano queste persone vivere in ambienti puliti, in appartamenti civili, che sono a loro completa disposizione grazie alla umanità di questo popolo italiano e dei suoi governanti. Sono bestie da caricare con le ruspe, in attesa di poter usare i carriarmati. Sono fastidiose, inquietanti presenze per la gente bene, pulita e civile, che li ritiene responsabili di tutti i crimini possibili, e che quindi vanno spazzati via come monnezza. Dove andranno? cosa faranno? i bambini avevano iniziato un percorso di integrazione frequentando la scuola? Che importa, che vadano tutti a ramengo, a farsi fottere, a morire ammazzati. Questo è il succo della nostra civiltà targata 2000. Nessuna vergogna, nessuna pietà.
Il tuo nome, Peppino Da poco planato in Sicilia tra le baracche di un territorio stremato dal terremoto, immerso nella...
libro
è il racconto di una parte della mia vita, e chissà che non ci siano tratti in comune o simili con la tua…
http://www.eraclesrl.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=359&category_id=25&option=com_virtuemart&Itemid=53