giovedì 4 giugno 2009

Siamo un paese di ipocriti


Credo che non sfugga a nessuno la stupidità insopportabile e del tutto inefficace della cosiddetta applicazione di una legge altrettanto inutile quale la “par condicio”. In questo periodo di vigilia d’elezioni, che ormai nel nostro Paese sono più puntuali delle feste comandate, chi assiste a certe trasmissioni televisive in cui ci sia la presenza, o si nomini, politici o candidati alle lezioni, si deve sorbire anche i continui inviti del conduttore di turno a glissare sui nomi, anche se si comprende benissimo di chi si parla.

Veramente insopportabile poi, per chi come me ama molto da fan inguaribile BLOB di Enrico Grezzi, i continui bip e pecette varie che non coprono nulla, anzi accentuano l’interesse, sui nomi e volti dei soliti candidati, che praticamente sono tutti.

Vorrei sapere da chi ha promosso questa legge ipocrita a che cosa realmente serve. L’unico scopo di bilanciare i tempi di esposizione fra i vari esponenti dei partiti, o delle coalizioni, o più semplicemente della destra e della sinistra, questa legge non lo raggiunge, perché chi ha più potere e denaro, comunque, appare di più, compreso il Presidente superchiacchierato ed ora anche inquisito che ha sempre a sua disposizione il palcoscenico di Vespa. Allora, non sarebbe meglio tornare ai vecchi metodi e lasciare che lo spettatore veda tutto senza rotture di…maroni?

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