sabato 30 ottobre 2010

Il popolo dei bunga bunga

Blog di Beppe Grillo - Il popolo dei bunga bunga


Solo l'Italia poteva permettersi uno come lo psiconano. E' lo specchio di una parte del Paese che vorrebbe trombarsi le minorenni (e se le tromba), vorrebbe evadere il fisco (e lo evade), vorrebbe violare le leggi (e le viola).

D'accordissimo con Beppe, purtroppo le avventure del Cavaliere Nero finiscono per monopolizzare l'attenzione dei media, destra e sinistra, catalizzare la smania di gossip e pettegolezzo del popolo italico, e così si oscura la situazione reale gravissima, economica e politica. Con buona pace dei rifiuti in Campania, delle fabbriche che chiudono e licenziano, della Gelmini che sta distruggendo la scuola e rendendo l'educazione un optional. Poi su tutto l'ipocrisia di una cultura cattomoralista. Le foto della nuova futura star minorenne marocchina, nuova protetta del Bokassa nostrano, compaiono ovunque, con il volto dissimulato, ma non il resto del corpo. Comunque tra poco sarà maggiorenne e allora la si potrà vedere tutta, nel suo splendore, e chissà magari la troveremo in qualche lista elettorale.

è solo una questione di stile

"Nessuna pressione sulla Questura Amo la vita e le donne, non temo attacchi" - Repubblica.it
Con gli ospiti mi comporto in modo irripetibile, si può dire: amo la vita e amo le donne. Nessuno potrà mai farmi cambiare stile di vita, faccio degli sforzi massacranti, nessuno mi puo' impedire di passare ogni tanto qualche serata distensiva.
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Il Cavaliere Nero ha colpito ancora, ha mostrato a tutto il mondo la sua invidiabile esuberanza fisica. Quanti settantenni vorrebbero essere al suo posto! Ma a una certa età per godere delle grazie di una giovinetta bisogna avere molti soldi o molto potere. E lui ha uno e l'altro, e lo chiama con orgoglio un certo stile di vita.
Peccato che è anche il capo del governo di un Paese occidentale, ma è sulla buona strada per avvicinarsi sempre di più al modello Bokassa di africana memoria. Infatti come quel dittatore si comporta per imporre il suo dictat a chiunque, come si evince dalla faccenda della pressione sulla questura di Milano.
Non ce ne libereremo facilmente ma è sicuro che si sta approntando un posto nella storia veramente encomiabile:

giovedì 28 ottobre 2010

il caso Genchi-Pellerito

Libero Mail
In questo, è davvero singolare che il caso Genchi – Pellerito, esempio di sicuro emblematico nell’Amministrazione Regionale in termini di veemenza persecutoria, affonda le sue radici in epoca cuffariana (basta ascoltare l’audizione di Cuffaro davanti la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti il 27 luglio del 2007) ma viene “perfezionato” e portato al parossismo dalle successive compagini governative, pur arricchite di magistrati, in una sorta di “continuità d’intenti”...



Questa è trasparenza, legalità, giustizia oppure è la Pubblica Amministrazione dell’intrallazzo, delle connivenze politico-affaristiche e della mafia dei colletti bianchi ?
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lunedì 25 ottobre 2010

lui sì che ha capito tutto

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Rifiuti, Berlusconi: soluzione in 10 giorni. Capo dello Stato: profonda pena e allarme - Adnkronos Politica
"Avendo esaminato la situazione nel dettaglio riteniamo che in tempo di 10 giorni la situazione possa essere portata nella norma, senza che quindi dalla discarica di Terzigno possano verificarsi uscite di odori e di miasmi che giustamente hanno preoccupato e preoccupano la popolazione"


Una perla di democrazia!

dalla trasmissione "report" abbiamo questo pezzo da museo dello statuto della PDL:, Articolo 6 della bozza di delibera che regolamenta i congressi locali del Popolo della libertà:: “Il Presidente può, a suo insindacabile giudizio, e senza l’obbligo di motivare la decisione, non dare seguito alle indicazioni delle Assemblee”.
Inutile aggiungere che il “Presidente” con la p maiuscola è lui, Silvio Berlusconi, e che le assemblee sono le assisi regionali e provinciali che eleggeranno “democraticamente” i coordinatori locali.

lunedì 18 ottobre 2010

Il nuovo Libro-Vangelo


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Libero Mail
Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente NON riceverlo,essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella fattispecie articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione e/o del Ministero della Sanità.
Ringraziando per l'attenzione porgo distinti saluti.


Nessuno è perfetto

YouTube - Gaza risponde a Roberto Saviano

Ahimè, ancora quante delusioni dovrò sopportare nella mia vita? Questo è quello che mi chiedo ogni volta che un riferimento positivo in questo mondo di merda mi cade rovinosamente. L'altro giorno Nichi Vendola visto come speranza di una sinistra allo sbando mi cade sugli inceneritori, oggi Roberto Saviano posto in alto della mia considerazione come uomo acuto e raziocinante, mi cade su Israele. Allora viene da pensare che non c'è speranza di trovare in un unico individuo la summa perfetta del pensiero e dell'azione. Già, ma questo lo sapevo, è una pia illusione, ognuno ha i suoi difetti e le sue carenze, ci mancherebbe! Però resta la dura impressione di perdere continuamente dei buoni picchetti sulla strada dell'impegno civile e della volontà di accettare la realtà che ci circonda.

venerdì 15 ottobre 2010

il harakiri di Masi


cliccando sul titolo del post : tutti cantano libertà è partecipazione

YouTube - L'appello di Santoro: «Raccogliete firme contro lo stop ad Annozero»

come tutti i sopraffattori al direttore della Rai scatta l'azione di rappresaglia e di  arroganza che gli obnubila il cervello e non gli fa capire in tempo che la sua repressione otterrà solo l'effetto contrario, di rafforzare la vittima del suo attacco. Così come avviene quando la polizia reprime cortei e manifestazioni di dissenso, che permette una maggiore coesione e solidarietà anche da parte di chi fino a quel momento ha "dormito".. Una volta si chiamavano le contraddizioni del sistema.

mercoledì 13 ottobre 2010

Le grandi operazioni della Digos

Scarcerati Cesare, Francesco, Ruggero crolla il teorema messo in piedi dalla DIGOS
Questa mattina, lunedì 11 ottobre, più di cinquecento antifascisti si sono riuniti davanti al Palazzo di
Giustizia di Palermo per chiedere a gran voce l'immediata liberazione dei tre compagni antifascisti arrestati sabato mattina. La mobilitazione antifascista si è manifestata immediatamente già nella
giornata di sabato ed è continuata per tutta la domenica con assemblee ed un presidio dinnanzi alla Questura Centrale. Già da sabato l'impianto provocatorio ed accusatorio della Questura ha cominciato a scricchiolare. Moltissime sono state le testimonianze di studenti ed insegnanti dell'Umberto 1°, le prese di posizione a favore degli antifascisti di tutte le strutture che realmente operano nel sociale Ma ciliegina sulla torta è stato il comunicato di Casa Pound che sbugiarda la DIGOS precisando che loro non sono andati sabato dinnanzi il Liceo Umberto e che non c'è stato alcuno scontro fra “estremisti di destra e sinistra”.Oggi il Magistrato di turno è stato costretto a non confermare l'arresto per i tre compagni e ordinare l'immediata liberazione. All'uscita del tribunale i compagni sono stati accolti con uno scroscio di applausi, abbracci e molta commozione. I dirigenti della DIGOS hanno abbandonato il tribunale in fretta e scuri in faccia. Ma come potevano sostenere la tesi di essere stati aggrediti da tre ventenni, loro diverse decine e addestrati alla contro guerriglia urbana nelle scuole di polizia? Ma se costoro affermano che si fanno picchiare da un gruppo di studenti ventenni che garanzia ci danno come“forze dell'ordine” nella lotta contro il potente apparato militare mafioso e i trafficanti di droga e di esseri umani?
Chiediamo a gran voce la rimozione dei vertici della Questura e della DIGOS, che a Palermo, città tristemente famosa per la forte presenza della mafia, si occupano quasi esclusivamente di reprimere le lotte sociali, gli antifascisti, i centri sociali, i senza casa, dimostrando chiaramente la loro miopia, tralasciando ovviamente di reprimere il vero crimine..Manifesteremo per la scuola e per i diritti venerdì 15 ottobre alle 9,30 a piazza Politeama a Palermo.La lotta non si arresta!

Renato Franzitta
confederazione cobas della
Sicilia









"La DIGOS è stata oggetto di aspre critiche da parte di chi accusa la divisione di aver di fatto assunto una condotta che sembrerebbe equipararla ad una polizia politica interna che reprime il dissenso
Le sezioni deputate all'antiterrorismo interno si dedicano talvolta all'arresto di vari personaggi di piccolo calibro, fra attivisti, contestatori e/o comuni cittadini intenti a rivolgere domande, chiedere spiegazioni o contestare uomini politici. E' notorio il caso degli aquilani vittime del terremoto (cosiddetto "popolo delle carriole"), che furono identificati e fermati dagli agenti della DIGOS affinché non protestassero contro le escursioni di membri del governo nella città distrutta.
Altri casi giunti all'onore delle cronache riguardano Piero Ricca, tratto in arresto per attività di contestazione contro il sen. Giulio Andreotti e sottoposto a diversi fermi di polizia (caso oggetto di un'interrogazione parlamentare[2]), e un giovane cagliaritano anch'esso trattenuto dagli agenti durante una visita del Papa con la motivazione di avere oltraggiato un capo di stato estero sfoggiando abiti giudicati "irrispettosi e non consoni".[3]Va notato che condotte del genere in seguito non vengono quasi mai sanzionate dall'Autorità Giudiziaria"

Questo è ciò che si legge su Vikipedia alla voce Digos, (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) se poi si va a fare una ricerca in internet è incredibile la quantità di fatti in cui il comportamento della Digos conferma ampiamente il suddetto giudizio. Guardare di seguito la breve elencazione, per averne un’idea significativa

01-04-2010 Napoli- Questa mattina la Digos è arrivata nelle abitazioni di tre nostri fratelli del Laboratorio Ingurgencia per notificare arresti domiciliari e obblighi di firme per fatti accaduti due anni fa, durante la rivolta di Chiaiano contro la discarica, quando tutta la popolazione si sollevò per difendere la vita e la salute di un intero territorio….

24 aprile 2010-Milano, Piazza della Scala,. Buongiorno, sono un artista del coro del Teatro alla Scala. Ieri, eravamo riuniti per esprimere CIVILMENTE il nostro dissenso al decreto di Bondi, con uno striscione che recava le parole NO AL DECRETO INFAME – Agenti, in borghese, della Digos ci hanno impedito CON LA FORZA di esporlo,tentando dapprima di sequestrarlo,dapprima ci hanno impedito l’accesso al Teatro, nonostante esponessimo il pass di cui siamo dotati, poi hanno schierato un cordone nutrito di forze dell’ordine in tenuta antisommossa (!) per impedirci il transito sotto il colonnato.Eravamo tanti, artisti del coro, orchestrali, tecnici, personale di sala, sarte…in un istante mi sono visto davanti un enorme scudo in plexiglass, che “proteggeva” un tutore dell’ordine con casco e manganello in mano.Bene, quel manganello è partito, colpendo un tecnico che era alla mia destra!Abbiamo cercato di fermare quelle mani con il manganello alzato, uno di noi ci è riuscito, afferrando il polso del “valoroso” tutore dell’ordine…dietro di lui un suo collega, forse infastidito dal gesto, ha sferrato un PUGNO, colpendo sul naso e facendo sanguinare il proprietario di quella mano che aveva osato fermare il manganello.

13-05-2010 Torino- Alle 6.30 di questa mattina poliziotti e Digos hanno fatto irruzione in alcuni spazi sociali e autogestiti della nostra città, e in alcune abitazioni private. Sfondando le porte del centro sociale Askatasuna, dell'Asilo occupato di Torino, del Mezcal squat di Collegno e del Barocchio squat di Grugliasco, hanno perquisito camere e spazi collettivi alla ricerca delle solite fantomatiche prove utili a riempire i tavoli per la conferenza stampa.L’operazione ha portato ad alcuni provvedimenti cautelari per 16 persone, portandone in carcere 3, ai domiciliari 4 e sottoponendone 9 all'obbligo di firma.
24 luglio, 12:26 – ANSA NAPOLI – Gli agenti della Digos partenopea, in seguito ad attivita’ investigativa, hanno denunciato 150 persone appartenenti al movimento disoccupati napoletani.
I manifestanti sono stati denunciati a vario titolo per i reati di interruzione di pubblico servizio, invasione di edifici pubblici, blocco stradale procurato e resistenza a lesioni a pubblico ufficiale. I denunciati si sono resi responsabili dei disordini verificatisi nei giorni 15, 19 e 21 luglio.

20-09-2010 Trattenuti dalla Digos, schedati e allontanati. La delegazione Uaar che stamani si è presentata alle celebrazioni per la breccia di Porta Pia è stata bloccata dalla Digos, che ha requisito i documenti di tutti e li ha restituiti solo alla fine della manifestazione. «Avevamo solo le nostre bandiere – racconta Raffaele Càrcano, segretario nazionale della Uaar – su cui è scritto soltanto il nostro nome, non avevamo cartelloni né avevamo intenzione di gridare mezzo slogan».


21-09-2010 Questa mattina la Digos di Bologna ha notificato a diversi attivisti provvedimenti contro le libertà personali. Si tratta di 6 obblighi di firma giornalieri e un arresto domiciliare.
Tutto questo avviene ad un anno di distanza dal 28 settembre scorso quando in tanti e tante scendemmo in strada per gridare tutto il nostro sdegno contro la presenza in città del ministro leghista Roberto Maroni.

3 ottobre 2010 Cose che capitano da queste parti. In occasione della visita del Papa a Palermo,  la Digos ha impedito a un gruppo di cittadini riuniti nell’associazione Altroquando di mostrare uno striscione con scritto “I love Milingo”. Così recita il comunicato stampa:

05-10-2010 -Abbiamo letto in questi giorni sulla stampa cittadina che la Digos è intervenuta in almeno due scuole di Milano, procedendo al sequestro/rimozione di semplici cartelli, leggibili all'esterno e recanti la scritta -1. Un messaggio asciutto e stringato per comunicare soprattutto all'utenza l'avvenuta riduzione dei posti,anche sul tempo pieno,dovuta alla riforma Gelmini. Nessun messaggio sovversivo, nessun significato politico, nessun attacco al Governo nè alle istituzioni, nemmeno a quelle scolastiche…

ecco elencati alcuni esempi delle operazioni speciali della Digos, che dovrebbe occuparsi di terrorismo, di reprimere le orde di ultranazionalisti serbi arrivati per mettere a ferro e a fuoco Genova  e invece se la prende con chi dissente dovunque e comunque



lunedì 11 ottobre 2010

Basta ipocrisie!

La Nato: bombe sui caccia?Compatibili con mandato | Interni | www.avvenire.it
L'eventuale decisione di attrezzare i caccia italiani con bombe a bordo «non è in contraddizione» con il mandato e la strategia militari delle forze Isaf in Afghanistan. Lo ha detto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, interpellato a Bruxelles. La decisione - ha detto Rasmussen - deve essere presa «a livello nazionale».
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Certo che non c'è incompatibilità per la Nato, perchè di fatto la nostra missione è sempre stata di tipo offensivo, altro che missione di pace. Ma forse ci vorranno ancora vittime per cominciare a prendere in esame una semplicissima opzione, come le chiamano loro, gli esperti militari. ANDARSENE.
 Se il nostro illuminato governo dichiarasse che la crisi economica non ci permette più di buttare 2 mlioni di euro al giorno, credo che lo dovrebbero accettare anche gli americani
Inoltre, non imparano mai dalla storia. In Afghanistan ci hanno lasciato le penne tutti, prima gli Inglesi, poi i Russi. E' un territorio montagnoso, dove la guerriglia ha la meglio sui grandi dispiegamenti di forze e ordigni, che alla fine colpiscono più la popolazione civile che i guerriglieri.

domenica 10 ottobre 2010

Il regime è sempre più feroce


Palermo 10 ottobre 2010

COMUNICATO STAMPA

TRE GIOVANI ANTIFASCISTI ARRESTATI A PALERMO PER UN VOLANTINAGGIO CONTRO LE AGGRESSIONI DEI FASCISTI DI CASA POUND

Nella tarda serata di sabato il fermo di tre antifascisti palermitani (Cesare, Francesco, Ruggero) è stato trasformato in arresto. La gravissima azione di polizia segna la svolta repressiva che la Questura di Palermo da mesi sta attuando contro i movimenti sociali e antifascisti nella nostra città. Nella città capitale della mafia la questura di Palermo ha individuato il nemico dell'ordine costituito nelle lotte sociali, negli studenti, negli antifascisti. Lo sgombero violento dei centri sociali, Excarcere e con particolare violenza LaboratorioZ, lo sgombero di Casa Guzzetta occupata, le provocazioni contro giovani antifascisti e manifestanti, la distruzione della SantaRosalia dei senza casa durante il Festino del 14 luglio, l'irruzione all'AltroQuando e il sequestro di manifesti e striscioni durante la visita del Papa a Palermo il 3 ottobre segna una chiaro disegno di limitare diritti civili nella nostra città.
Gravissimo è stato il comportamento della polizia sabato mattina davanti al Liceo Umberto dove un gruppo di antifascisti stava distribuendo un volantino di denuncia delle violente aggressioni operate dagli squadristi di Casa Pound contro gli studenti della scuola. La presenza della polizia non ha garantito il costituzionale diritto antifascista di esprimere la solidarietà agli studenti dell'Umberto ma è servita a fare tacere violentemente la voce dei sinceri democratici. False sono le notizie di uno scontro fisico fra antifascisti e squadristi di Casa Pound, che come loro costume non si fanno vedere in piazza se ci sono gli antifascisti e spuntano minacciosi e aggressivi contro singoli studenti di liceo. Nessun pericolo di sconvolgimento dell'ordine pubblico da giustificare l'intervento violento della Polizia contro antifascisti inermi. Gravissima la decisione di trasformare il fermo in arresto per Cesare, Francesco e Ruggero.
Particolarmente grave ci sembra l'azione poliziesca all'indomani delle grandi manifestazioni studentesche contro le disastrose politiche governative sulla scuola che confluiranno nello sciopero generale della scuola del prossimo 15 ottobre e nella grande mobilitazione dei metalmeccanici del 16 ottobre a Roma.
Siamo molto preoccupati e chiamiamo tutti i democratici, gli antifascisti al confronto e alla mobilitazione comune per la difesa della libertà di espressione e di tutte le libertà democratiche.
Caratterizziamo la giornata del 15 ottobre in giornata in difesa dei diritti.


CESARE, FRANCESCO, RUGGERO LIBERI SUBITO !

Confederazione cobas della Sicilia
Collettivo 20 luglio
Associazione Radio Aut
Collettivo malefimmine
Collettivo Malaussene
Laboratorio Antifascista -Palermo
Comitato di Lotta per la Casa 12 luglio
Rete Sociale di Resistenza - Palermo
LaboratorioZ
Collettivo studenti “SENZA TREGUA” -



Riportiamo il comunicato degli antifascisti palermitani.



Oggi , sabato 9 ottobre alle ore 12 davanti i cancelli del liceo classico Umberto I, si è svolto un volantinaggio, con modalità pacifiche, per denunciare le continue minacce e aggressioni da parte di Casa Pound e Azione Giovani, organizzazioni dell’estrema destra,
davanti ai cancelli del suddetto istituto. Dieci minuti dopo sono arrivate le forze di polizia, che hanno intimidito e aggredito senza ragione i manifestanti, sette dei quali sono stati prelevati ingiustamente, sempre con la forza e condotti in questura. Uno di loro, inerme, è stato buttato a terra, aggredito da 4 poliziotti e portato via in manette. Molte delle persone che si trovavano lì hanno subito minacce verbali e aggressioni fisiche da parte di polizia e di DIGOS. La questura ha dichiarato falsamente di essere intervenuta per fermare gli scontri che si erano creati tra antifascisti e casa pound; nessun esponente di Casa Pound era però presente in quel momento e non era in corso alcuna colluttazione. Il risultato della ” tutela “ dell’ordine pubblico: sette feriti e in stato di fermoIl
Il preside dell’umberto I dopo avere saputo che la polizia da lui chiamata stava aggredendo i ragazzi, si è rifiutato di intervenire
.Agli studenti, nel frattempo, è stato impedito di uscire dall’istituto. Diversi studenti del liceo, che avevano filmato l’accaduto, sono stati minacciati e costretti dalla digos e dalla
polizia a cancellare i filmati.
ANTIFASCISTI E ANTIFASCISTE PALERMITANI/E





sabato 9 ottobre 2010

MISSIONE DI PACE

altre due notizie in contrasto tra loro, e che danno la terrificante immagine del nostro Paese attuale. Forse pochi sanno quanto spende il nostro illuminato governo per tenere un pò di militari a disposizione degli attentati e della guerriglia dei talebani. Poi si fanno pianti per la crisi e il deficit e si taglia qua e là, servizi e cultura. Basterebbe tornarsene a casa e risparmiare 2 milioni di euro al giorno, mi viene il sudore freddo solo a pensarci.


Afghanistan: altri 4 morti per la pace - MAINFATTI.it
Ma dopo 7 anni, come sta succedendo anche negli Stati Uniti dove è in corso un dibattito sul paradosso Afghanistan, anche in Italia bisognerebbe cominciare a discutere se questa guerra è ancora credibile come missione di pace.


Afghanistan  ottobre 2010

Loro sì!
Forse ci hanno creduto
erano puliti e convinti
impegnati a dare fresco ossigeno
ad un popolo asfissiato
dai turbanti dell’integralismo
regalando nuovi spazi di civiltà
con un sorriso semplice d’amicizia…

Loro sì!
Sono caduti come eroi inermi
disarmati da un’ipocrisia di stato
che contrabbanda per missione di pace
l’onere di sedere al tavolo del Risiko
-con pedine sempre disponibili-
delle nazioni che contano
e che si autodefiniscono più civili…

Loro sì!
Tesi con sincera dedizione
a risollevare quelle fronti dure
ad offrire il proprio “sapere”occidentale
per spalancare gli occhi orgogliosi
di un popolo cuscinetto fra potenti
terra di conquista ricca solo del suo oppio
ambito per il cinico business della droga…

Loro sì!
Là non più alpini ma angeli costruttori
di un tenue legame con genti piagate
da guerre infinite ed invasioni perenni
vittime ataviche di divisioni tribali
ed ora in balìa anche dell’arroganza
dei “liberatori” venuti da lontano
portatori più di morte che di libertà…

Quanti ancora di loro cadranno
condannati dal nostro silenzio complice?





un'altra bella rappresentante di questo governo

Liberi e senza padroni!: Daniela Santanchè ad Annozero
clicca sul titolo per vedere il video

giovedì 7 ottobre 2010

Le bugie del regime

è sempre la solita storia: il manutengolo del governo racconta le sue balle, sostiene verità fasulle che sono facilmente smentite, ma i media asserviti non ne parlano, diffondono la menzogna del potere, anche se a sputtanarli è un magistrato 
Leggere sotto di seguito sulla situazione reale dell'inceneritore di Acerra e la spudorata falsità dell'ineffabile Ignazio La Russa, che è stato mandato a vaf da Nichi Vendola  durante Annozero.

Inceneritore di Acerra, il procuratore di Nola smentisce B. “Funzionamento episodico” | Il Fatto Quotidiano
Altro che impianto modello, questa volta a descrivere la situazione del termovalorizzatore di Acerra è Paolo Mancuso, Procuratore capo della repubblica di Nola, oggi ascoltato in commissione parlamentare sulle ecomafie. Audizione a porte chiuse, ma da quanto si è appreso due sono state le questioni al centro dell’incontro: Acerra e la possibile apertura di nuove discariche.


Rifiuti/ La Russa: A Napoli governo ha fatto ciò che doveva - Politica - Virgilio Notizie
I cittadini che si oppongono all'apertura della discarica di Terzigno "devono sapere che il governo ha fatto quello che doveva, ha liberato Napoli dalla spazzatura, costruito il termovalorizzatore più efficiente che c'è ad Acerra e cinque nuove discariche". Lo dice Ignazio La Russa, ministro della Difesa, durante Anno zero. "Se qualcosa non funziona è colpa di chi ha il dovere di organizzare il ritiro dei rifiuti".


martedì 5 ottobre 2010

Aboliamo la libertà di pensiero: arriva il Papa

C’è il Papa, il regime della bestemmia censura il vangelo e sospende la Costituzione - micromega-online - micromega

guardate i video, incredibili!


nella patria dell'ignominia e del reset continuo di ciò che spiace al potere, molti si sono dimenticati della vergognosa pagina firmata da Ratzinger, quel "crimen sollecitationis" che permetteva ai preti pedofili, quelli individuati, di sfuggire alla magistratura civile. ora si guarda solo alle belle parole che dice ai giovani, di non farsi irretire dalla mafia, mentre non si preoccupa di verificare i tanti disagi di parte della popolazione: poveri, senzatetto, immigrati ecc. e si guarda bene dal stigmatizzare pubblicamente le bestemmie del Cavaliere Nero.

lunedì 4 ottobre 2010

Mai nessuno s'incazza?

Berlusconi: ''Io a casa? Ne ho 20'' | Video
Berlusconi: ''Io a Casa? Ne Ho 20''


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Il Brasile un percorso di democrazia e sviluppo

TG1 RAI – Dall’operaio Lula alla guerrigliera Dilma, così il Brasile svolta nella continuità : Giornalismo partecipativo

In Brasile, ritornata la democrazia nel 1985 dopo più di vent'anni di dittatura sanguinosa, ora la politica è fonte concreta di miglioramenti sociali, di ampia condivisione d'opportunità per tutta la poplazione e il confronto elettorale avviene con modalità di rispetto della legalità e con grande partecipazione.
Addirittura, come scrive Gennaro Carotenuto, il confronto è fra due-tre anime della sinistra, con diverse sfumature, ma in ogni caso la destra è quasi del tutto assente.
Ora io mi chiedo, perché nel nostro Paese, che pure ha subito il regime fascista,con la transizione poi di 30 anni di democrazia cristiana e di condizioni d'opportunità di sviluppo limitate, simili a quelle del Brasile dopo dittatura, è finito nel regime berlusconiano, invece che nel "paradiso" tipo Lula?
E pure la Spagna dopo il franchismo ha saputo voltare pagina, e in Usa hanno votato un nero. Solo noi non abbiamo speranza? 

l'amore per il prossimo: un grande precetto

Il relativismo pontificio irrompe da Altroquando - kom-pa    
 guardate il video cliccando sul titolo

questa importante azione dei mastini della Digos nella libreria di Palermo fa il paio con quella negli uffici Sky descritta nel mio post dal titolo "antica saggezza". 
Meno male che ci sono questi agguerriti servizi che controllano la morale del nostro Paese!

antica saggezza e tanto amore


visto oggi su current un Travaglio di qualche tempo fa, racconta nell'ambito del tema "la polizia della casta" di un fatto avvenuto in occasione dell'arrivo di Berlusconi negli studi di Sky per la registrazione di un'intervista. La superefficiente coorte di agenti della scorta sequestra un foglio appeso nella stanza dei grafici su cui è stampata una frase di un oratore romano del 96 d.cristo, tale Quintiliano: odiare i mascalzoni è cosa nobile.
Apriti cielo, appena vista la parola odiare i solleciti cani mastini del monarca del Partito dell'Amore, hanno fiutato la gravità di un palese incitamento ad un sentimento non contemplato dal loro boss. A quanto pare i due giovani grafici autori del misfatto hanno rischiato di finire in questura, e poi non si sa cosa sarebbe potuto accadere, magari come è successo ai poveri Aldrovandi e Cucchi. Per fortuna se la sono cavata.
Da oggi quella frase la faccio mia, con una leggera correzione: odiare i mascalzoni come Berlusconi è cosa nobile.

Una via d'uscita per la Terra - Intervista a Jeremy Rifkin


ma perchè non ci sono uomini come questi alla guida dei governi?

domenica 3 ottobre 2010

NoPonte.it: I SOLDI DEL PONTE PER LA SICUREZZA DEI TERRITORI

Manifestazione nazionale contro il Ponte sullo Stretto: “i soldi del Ponte per la messa in sicurezza del territorio” - AgoraVox Italia
Manifestazione nazionale contro il Ponte sullo Stretto: “i soldi del Ponte per la messa in sicurezza del territorio”
Qui alcune foto della manifestazione o cliccando sul titolo
http://picasaweb.google.com/rifiutizero2020/ManifestazioneMessina2Ottobre2010Scelt#

il papa a Palermo

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Le due notizie che seguono vanno lette attentamente perchè sono uno dei tanti flash della sutuazione attuale in cui versa il nostro Paese, che oltre ad essere il BelPaese ricco di storia, arte e cultura, che si sta rapidamente dilapidando, è però anche baciato dalla fortuna di essere la sede del Vaticano.
I fatti al solito contrapposti, tra quello che dà solo un'idea della immensa ricchezza in beni materiali del Vaticano, a cui si aggiunge il grazioso privilegio che gli fa il governo abbonandogli l'ICI, e l'ipocrita squallida scenografia preparata a Palermo con sperpero di denaro che potrebbe risolvere. con carità cristiana, situazioni gravissime di povertà e dei senzatetto, e con l'impossibilità di manifestare il disagio al supremo rappresentante di quella fantomatica "carità cristiana"ci dicono chiaramente come siamo messi.



Sconto Ici alla Chiesa la Ue processa l'Italia - Repubblica.it
Bruxelles mette in moto "un'indagine approfondita" sui privilegi fiscali attribuiti agli enti ecclesiastici in settori in cui "l'azienda Chiesa" (conta circa 100 mila fabbricati) è leader nazionale: ospedali, scuole private, alberghi e altre strutture commerciali che godono di un'esenzione totale dal pagamento dell'Ici e del 50% da quello sull'Ires. Con un risparmio annuo che si avvicina ai due miliardi di euro e conseguenti vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti laici.


Comunicato stampa della RETE SOCIALE di RESISTENZA- Palermo.
Palermo,  2010-10-01

NON POTRA’  ESSERCI   “UN GIORNO IN PIU’..” !!

La Questura di Palermo ha negato l’autorizzazione alla realizzazione della piazza tematica che la RETE SOCIALE di RESISTENZA di Palermo, aveva pensato di realizzare nella giornata della visita papale, a Piazza massimo.
Ha rifiutato, anche, le controproposte che erano state presentate da esponenti della Rete, adducendo ragioni tecniche, di viabilità, di sicurezza e di logistica dei servizi.
La proposta alternativa di Piazza Marina ci è parsa inadeguata rispetto alla logica che stava dietro la  proposta di piazza tematica: quella di evidenziare fisicamente in luoghi non discosti dagli eventi centrali della visita del pontefice che c’era una Palermo che restava in ombra, invisibile e che, in qualche modo noi avevamo provato a visualizzare..
Dunque non potrà esserci, almeno in questa occasione  “UN GIORNO IN PIU’”, come avevamo chiamato l’evento, quello che rappresentava simbolicamente l’incontro mancato, il confronto che non si è pensato, né, tanto meno, realizzato con la Palermo dei poveri, degli esclusi, dei senza diritti: senza casa, senza lavoro, senza dignità.
La Palermo che la RETE SOCIALE di RESISTENZA ha, invece, come suo referente principale.

La visita papale è stata trattata dagli organi istituzionali e dalla stessa Chiesa ufficiale alla stessa stregua di qualunque altra visita ufficiale di un qualunque capo di stato e di governo.
Le misure di protezione e di sicurezza, un rigido protocollo cerimoniale, una dettagliata programmazione dei tempi della visita, senza “scosse” e “sorprese”, hanno avuto il sopravvento su ogni altra modalità possibile, a partire dal confronto drammatico con la Palermo reale, piena di problemi e di emergenze..
Il Papa e la chiesa ufficiale sono stati e si sono blindati, si sono isolati all’interno di una comunità dei credenti,  per altro rigidamente selezionati ed organizzati, rinunciando ad ogni ipotesi, seppur complessa, di confronto con le realtà sociali e le istanze critiche e di cambiamento che  si muovono nella nostra realtà.
La RETE SOCIALE di RESISTENZA- Palermo, nel protestare con forza contro questa ennesima e grave limitazione del diritto d’espressione pacifica e civile di un  punto di vista critico, nel condannare una politica dell’ordine e della sicurezza pubblica che procede per alzare muri, steccati, divieti e zone rosse, ha scelto di rinunziare ad ogni iniziativa, per evitare qualunque forzatura che potesse apparire provocatoria e ostile con la comunità dei credenti..


Mentre viene lanciato l'appello per la beatificazione di Don Puglisi..la Questura di Palermo, con il consenso e su richiesta della Curia, blinda la visita papale e la rende impermiabile e sterile rispetto alle istanze, alle sofferenze, ai bisogni della Palermo dei senza diritti e dei senza voce..Viene negata la piazza tematica alla Rete sociale di resistenza.
Sarebbe significativo se i  promotori dell'appello facessero sentire alta la loro protesta contro questo assurdo e mortificante divieto..!
Gli ultimi, per questi moderni mercanti del tempio e  farisei attuali, devono restare ben lontani dal tempio e dalle liturgie, non disturbare con la loro presenza e testimonianza scomoda i riti e le narrazioni edulcorate e sterili dei curiali..
in compenso tutti i potenti della città, gravemente responsabili del degrado e della catastrofe sociale nella quale viviamo immersi,  siederanno al posto d'onore, in prima fila davanti al papa.