mercoledì 13 ottobre 2010

Le grandi operazioni della Digos

Scarcerati Cesare, Francesco, Ruggero crolla il teorema messo in piedi dalla DIGOS
Questa mattina, lunedì 11 ottobre, più di cinquecento antifascisti si sono riuniti davanti al Palazzo di
Giustizia di Palermo per chiedere a gran voce l'immediata liberazione dei tre compagni antifascisti arrestati sabato mattina. La mobilitazione antifascista si è manifestata immediatamente già nella
giornata di sabato ed è continuata per tutta la domenica con assemblee ed un presidio dinnanzi alla Questura Centrale. Già da sabato l'impianto provocatorio ed accusatorio della Questura ha cominciato a scricchiolare. Moltissime sono state le testimonianze di studenti ed insegnanti dell'Umberto 1°, le prese di posizione a favore degli antifascisti di tutte le strutture che realmente operano nel sociale Ma ciliegina sulla torta è stato il comunicato di Casa Pound che sbugiarda la DIGOS precisando che loro non sono andati sabato dinnanzi il Liceo Umberto e che non c'è stato alcuno scontro fra “estremisti di destra e sinistra”.Oggi il Magistrato di turno è stato costretto a non confermare l'arresto per i tre compagni e ordinare l'immediata liberazione. All'uscita del tribunale i compagni sono stati accolti con uno scroscio di applausi, abbracci e molta commozione. I dirigenti della DIGOS hanno abbandonato il tribunale in fretta e scuri in faccia. Ma come potevano sostenere la tesi di essere stati aggrediti da tre ventenni, loro diverse decine e addestrati alla contro guerriglia urbana nelle scuole di polizia? Ma se costoro affermano che si fanno picchiare da un gruppo di studenti ventenni che garanzia ci danno come“forze dell'ordine” nella lotta contro il potente apparato militare mafioso e i trafficanti di droga e di esseri umani?
Chiediamo a gran voce la rimozione dei vertici della Questura e della DIGOS, che a Palermo, città tristemente famosa per la forte presenza della mafia, si occupano quasi esclusivamente di reprimere le lotte sociali, gli antifascisti, i centri sociali, i senza casa, dimostrando chiaramente la loro miopia, tralasciando ovviamente di reprimere il vero crimine..Manifesteremo per la scuola e per i diritti venerdì 15 ottobre alle 9,30 a piazza Politeama a Palermo.La lotta non si arresta!

Renato Franzitta
confederazione cobas della
Sicilia









"La DIGOS è stata oggetto di aspre critiche da parte di chi accusa la divisione di aver di fatto assunto una condotta che sembrerebbe equipararla ad una polizia politica interna che reprime il dissenso
Le sezioni deputate all'antiterrorismo interno si dedicano talvolta all'arresto di vari personaggi di piccolo calibro, fra attivisti, contestatori e/o comuni cittadini intenti a rivolgere domande, chiedere spiegazioni o contestare uomini politici. E' notorio il caso degli aquilani vittime del terremoto (cosiddetto "popolo delle carriole"), che furono identificati e fermati dagli agenti della DIGOS affinché non protestassero contro le escursioni di membri del governo nella città distrutta.
Altri casi giunti all'onore delle cronache riguardano Piero Ricca, tratto in arresto per attività di contestazione contro il sen. Giulio Andreotti e sottoposto a diversi fermi di polizia (caso oggetto di un'interrogazione parlamentare[2]), e un giovane cagliaritano anch'esso trattenuto dagli agenti durante una visita del Papa con la motivazione di avere oltraggiato un capo di stato estero sfoggiando abiti giudicati "irrispettosi e non consoni".[3]Va notato che condotte del genere in seguito non vengono quasi mai sanzionate dall'Autorità Giudiziaria"

Questo è ciò che si legge su Vikipedia alla voce Digos, (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) se poi si va a fare una ricerca in internet è incredibile la quantità di fatti in cui il comportamento della Digos conferma ampiamente il suddetto giudizio. Guardare di seguito la breve elencazione, per averne un’idea significativa

01-04-2010 Napoli- Questa mattina la Digos è arrivata nelle abitazioni di tre nostri fratelli del Laboratorio Ingurgencia per notificare arresti domiciliari e obblighi di firme per fatti accaduti due anni fa, durante la rivolta di Chiaiano contro la discarica, quando tutta la popolazione si sollevò per difendere la vita e la salute di un intero territorio….

24 aprile 2010-Milano, Piazza della Scala,. Buongiorno, sono un artista del coro del Teatro alla Scala. Ieri, eravamo riuniti per esprimere CIVILMENTE il nostro dissenso al decreto di Bondi, con uno striscione che recava le parole NO AL DECRETO INFAME – Agenti, in borghese, della Digos ci hanno impedito CON LA FORZA di esporlo,tentando dapprima di sequestrarlo,dapprima ci hanno impedito l’accesso al Teatro, nonostante esponessimo il pass di cui siamo dotati, poi hanno schierato un cordone nutrito di forze dell’ordine in tenuta antisommossa (!) per impedirci il transito sotto il colonnato.Eravamo tanti, artisti del coro, orchestrali, tecnici, personale di sala, sarte…in un istante mi sono visto davanti un enorme scudo in plexiglass, che “proteggeva” un tutore dell’ordine con casco e manganello in mano.Bene, quel manganello è partito, colpendo un tecnico che era alla mia destra!Abbiamo cercato di fermare quelle mani con il manganello alzato, uno di noi ci è riuscito, afferrando il polso del “valoroso” tutore dell’ordine…dietro di lui un suo collega, forse infastidito dal gesto, ha sferrato un PUGNO, colpendo sul naso e facendo sanguinare il proprietario di quella mano che aveva osato fermare il manganello.

13-05-2010 Torino- Alle 6.30 di questa mattina poliziotti e Digos hanno fatto irruzione in alcuni spazi sociali e autogestiti della nostra città, e in alcune abitazioni private. Sfondando le porte del centro sociale Askatasuna, dell'Asilo occupato di Torino, del Mezcal squat di Collegno e del Barocchio squat di Grugliasco, hanno perquisito camere e spazi collettivi alla ricerca delle solite fantomatiche prove utili a riempire i tavoli per la conferenza stampa.L’operazione ha portato ad alcuni provvedimenti cautelari per 16 persone, portandone in carcere 3, ai domiciliari 4 e sottoponendone 9 all'obbligo di firma.
24 luglio, 12:26 – ANSA NAPOLI – Gli agenti della Digos partenopea, in seguito ad attivita’ investigativa, hanno denunciato 150 persone appartenenti al movimento disoccupati napoletani.
I manifestanti sono stati denunciati a vario titolo per i reati di interruzione di pubblico servizio, invasione di edifici pubblici, blocco stradale procurato e resistenza a lesioni a pubblico ufficiale. I denunciati si sono resi responsabili dei disordini verificatisi nei giorni 15, 19 e 21 luglio.

20-09-2010 Trattenuti dalla Digos, schedati e allontanati. La delegazione Uaar che stamani si è presentata alle celebrazioni per la breccia di Porta Pia è stata bloccata dalla Digos, che ha requisito i documenti di tutti e li ha restituiti solo alla fine della manifestazione. «Avevamo solo le nostre bandiere – racconta Raffaele Càrcano, segretario nazionale della Uaar – su cui è scritto soltanto il nostro nome, non avevamo cartelloni né avevamo intenzione di gridare mezzo slogan».


21-09-2010 Questa mattina la Digos di Bologna ha notificato a diversi attivisti provvedimenti contro le libertà personali. Si tratta di 6 obblighi di firma giornalieri e un arresto domiciliare.
Tutto questo avviene ad un anno di distanza dal 28 settembre scorso quando in tanti e tante scendemmo in strada per gridare tutto il nostro sdegno contro la presenza in città del ministro leghista Roberto Maroni.

3 ottobre 2010 Cose che capitano da queste parti. In occasione della visita del Papa a Palermo,  la Digos ha impedito a un gruppo di cittadini riuniti nell’associazione Altroquando di mostrare uno striscione con scritto “I love Milingo”. Così recita il comunicato stampa:

05-10-2010 -Abbiamo letto in questi giorni sulla stampa cittadina che la Digos è intervenuta in almeno due scuole di Milano, procedendo al sequestro/rimozione di semplici cartelli, leggibili all'esterno e recanti la scritta -1. Un messaggio asciutto e stringato per comunicare soprattutto all'utenza l'avvenuta riduzione dei posti,anche sul tempo pieno,dovuta alla riforma Gelmini. Nessun messaggio sovversivo, nessun significato politico, nessun attacco al Governo nè alle istituzioni, nemmeno a quelle scolastiche…

ecco elencati alcuni esempi delle operazioni speciali della Digos, che dovrebbe occuparsi di terrorismo, di reprimere le orde di ultranazionalisti serbi arrivati per mettere a ferro e a fuoco Genova  e invece se la prende con chi dissente dovunque e comunque



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