giovedì 27 gennaio 2011

Ricordare sì, ma per non continuare a sbagliare


27 GENNAIO –il giorno della memoria

il giorno della memoria
ricordare per non dimenticare
l’orrenda nube dell’Olocausto…
più di 60 anni
da quelle montagne grigie
di corpi ammassati
ed ogni volta che ritornano
davanti ai nostri occhi
assuefatti a quiz e veline
ecco, ci turbano profondamente
senza appello…
ma non diverso è l’orrore
dell’Africa di oggi
che muore di fame e di sete…
piccoli scheletrici esangui
sono gli stessi di Mauthausen
vittime di un Hitler che si chiama Aids…
caduti d’ogni razza di guerre inutili
rinfrescano la memoria
di chi già soffre dei suoi ricordi
e che oggi si chiede con rabbia ed angoscia
perché le vittime di ieri
diventano i carnefici di oggi?
Gaza Palestina al di là di un muro
per nuovi lager di morte
nella crudeltà di un inganno…
e tu giovane che ancora ne hai pochi
di ricordi, non avere fretta,
piano ma inesorabilmente
li andrai carpendo…

E dovrai imparare
a fartene dote e strumento
per una gravida sensibilità                    
che possa azzerare il rischio dell’indifferenza
e gli assalti della noia d’apatia…
E se saprai tendere le antenne
captare l’eco degli orrori della Storia
anche nei minimi camuffati segnali
d’ ogni imbellettata attualità…
Allora forse la tua vita
potrà colmarsi
d’importanti slanci consapevoli.


Questo bambino che per lo spavento si è fatto la pipì addosso non è diverso dal bambino ebreo avviato al campo di sterminio dopo essere stato separato dalla sua famiglia. Se il mio dolore per quanto è accaduto è vero non posso non chiedere che questo bambino palestinese venga restituito alla libertà ed alla sua famiglia.
Nel giorno della memoria ricordiamo assieme ai martiri dell'Olocausto i prigionieri palestinesi che languono nelle carceri di Israele, i mille bambini rinchiusi e forse oggetto di sperimentazioni, il genocidio a bassa intensità della popolazione inframmezzato da orrendi massacri dei palestinesi che dura da sessanta anni sotto gli occhi indifferenti di "Voi che state nelle vostre tiepide case...."
mentre le case dei palestinesi e leloro t erre vengono distrutte dalle ruspe e dai bombardamenti.
                                                                                    

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