venerdì 4 marzo 2011

arbitro di se stesso

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L'Antitrust sugli incroci tra stampa e tv:"Non può decidere Berlusconi"
Eppure il concetto dovrebbe essere fin troppo chiaro anche per i più "distratti": è inconcepibile, in uno stato che intende definirsi democratico, che una sola persona, da presidente del Consiglio, possa agire direttamente e così smaccatamente per aumentare il profitto della propria azienda, eliminare ampie fette di concorrenza e garantirsi un quasi monopolio in un settore delicato e vitale come quello dell'editoria.
No al potere di proroga affidato al presidente del Consiglio per quanto riguarda il divieto di incroci per giornali e tv. Lo segnala l'Antitrust al governo e Parlamento. Attribuire al Presidente del Consiglio il potere di prorogare o no il divieto di incroci proprietari tra giornali e tv successivamente al 31 marzo 2011, come prevede il decreto Milleproroghe è «inopportuno», scrive l'Antitrust, alla luce della disciplina sul conflitto d'interessi, in una segnalazione inviata al premier Silvio Berlusconi e ai Presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani.

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