domenica 14 luglio 2013

Peccato per Marettimo

Prendete Maurizio Gasparri. A Ferragosto del 2002, in compagnia della moglie Gaia, è su un elicottero A109 che lo porta da Marettimo, perla delle Egadi (dove evidentemente non è impegnato, vista la data, in attività di governo), a Palermo e di qui a Piano Stoccato (Reggio Calabria), Oppido Mamertina e di nuovo a Marettimo. Lo stesso accade nell'estate 2003. Il 12 luglio una motovedetta lo trasferisce, sempre insieme alla moglie, da Trapani a Marettimo. A ferragosto, si ripete in elicottero il giro in Calabria. Questa volta, per una visita alla comunità di don Gelmini in quel di Zerbo (Reggio Calabria).

 http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/speciale-caso/ministri-elicotteri/ministrielicotteri.html



Come sciupare un incanto

Marettimo, un’isola incantevole
tra la freschezza del mare cobalto
e l’aroma delle sue balze di timo…
con quelle grotte tenebrose
e i fondali trasparenti inquietanti
non ancora del tutto esplorati…
e le asperrime rocce quasi dolomitiche
che celano tra gli anfratti antiche vestigia
e tu che puoi godere di tanta Natura
lievitando con l’immaginazione oltre l’orizzonte…
poi a sera passeggiando tra il bianco
e l’azzurro del piccolo borgo raccolto,
ogni angolo una visione da scoprire…
finchè…improvviso come un cataclisma
ecco incontri sui tuoi passi “quello”
uno di quei viscidi vermi parassiti
che maneggiando il potere della sporca politica
-dominato ben da quattro lustri
dal mai abbastanza maledetto Cavaliere Nero-
hanno ridotto questo Paese in macerie…
E ancora sono lì a dettare legge
a godere dei loro schifosissimi privilegi,
visto che possono circolare a piede libero
e infangare la terra che calpestano
in virtù delle regole della civiltà moderna…
Ma quale ferita atroce
nella carne della Democrazia!

No Marettimo! questa non me la dovevi fare!
vedi come un incanto può svanire
per il fetore di una squallida presenza,
di un bieco eppur misero servo di corte
ancor più raggrinzito e repellente
di quanto non mostri la falsa tv?
Peccato! Ti lascio isola d’incanto
con l’amarezza per questa contaminazione
che ottenebra un po’ il tuo fascino.



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