mercoledì 9 novembre 2016

Ecco, è successo!

Dopo un lungo testa a testa il tycoon ha preso gli Stati chiave e alla candidata democratica non è rimasto altro che riconoscere la vittoria dell’avversario, nonostante – come riporta Cnn – l’ex segretario di Stato abbia ottenuto nel complesso quasi 170mila voti assoluti in più.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/09/elezioni-usa-2016-risultati-diretta-trionfo-di-donald-trump-clinton-davanti-di-170mila-voti-ma-e-sconfitta-negli-stati-chiave/3177940/





  

     Ecco, al fine il misfatto s’è compiuto. Il miliardario puttaniere Trump è il nuovo presidente USA, malgrado, in termini di voti, Hillary Clinton ne abbia avuti di più. Esattamente come successe a Gore, schiacciato dai trucchetti dei Bush, anche se ora l’affermazione sembra netta.
     Quindi, si può tranquillamente confermare il teorema dei corsi e ricorsi della storia e mi spiego. In ogni epoca, a un evento di tipo positivo, benefico, diciamo, per la condizione umana, come può esserlo una rivoluzione, ad esempio quella francese, è seguito il negativo.  Così dopo la caduta della monarchia e un nuovo stato per le classi povere c’è stato il Terrore e la ghigliottina di Robespierre. 
     Idem dopo la rivoluzione bolscevica che, semplificando,  si è trasformata nel socialimperialismo sovietico, con annessa invasione dell’Ungheria, della Cecoslovacchia ecc. In questo caso c’è stato di nuovo un momento positivo con l’arrivo di Gorbaciov e di Solidarnosc in Polonia, ma subito dopo c’è stato Yeltsin ed ora lo zar Putin.  Stessa storia in Cina, la rivoluzione di Mao, come aspetto benefico per le classi misere, è durato poco, spazzato via, da estremismi, banda dei 4, ecc. per trasformarsi infine in un grande potente impero capitalista.     
     E in America, a parte i Kennedy e gli omicidi di stato, al periodo funesto e guerrafondaio dei Bush, ci sono stati gli ultimi 8 anni di Obama, più positivi che negativi, ma ecco ora arriva il contraltare con il nuovo Moloch Trump. Un Cavaliere Nero al quadrato lo definisco, perché del Berlusconi ha tutte le caratteristiche, appunto moltiplicate alla enne potenza.
     Chissà forse anche per lui si prospettava qualche rischio per il suo impero, e da non politico professionista è sceso in campo per salvarsi le chiappe.
     E così com’è avvenuto da noi, il carisma che nasce dall’essere miliardario e promettere miracoli, ha colpito anche in USA.
     Non essendo un politico consumato si è inventata la sua teoria, che guarda caso, piace ai Salvini, alle LePen e ai Farage, nonché ai dittatorelli come l’Orban ungherese e l’Erdogan turco, e ovviamente a quel Putin, tanto amato anche dall’ex Cavaliere di Arcore.
     Poi è nettamente contrario all’energia pulita, considera il riscaldamento globale del pianeta una bufala e vuole tornare a sviluppare le miniere di carbone, senza parlare dei progetti di muro con il Messico. Ovviamente promette milioni di nuovi posti di lavoro, magari nelle sue imprese, sfruttati e sottopagati.
     Poco conta il profilo morale, puttaniere ed evasore fiscale, razzista e gradasso pericoloso, imprenditore inetto ma sempre a galla grazie ai soldi di papà, il tycoon col parrucchino ha conquistato le masse dei più sprovveduti, e dei più nazisti, addirittura con la benedizione del Ku Klux Klan, di molte povere donne pronte a farsi manomettere dal virile potere; e grazie alla “pancia” dei sentimenti, a quanto pare, molto vasta dell’America, ha sconfitto la più moderata e donna, Hillary, appoggiata strenuamente dagli uscenti Obama.
     Ed ora che alla Casa Bianca c’è un tale becero, che cosa ci aspetta, a tutti noi, e non solo all’America?     

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