A
Linea notte, rai tre del 20 marzo c’è stata la presenza ingombrante, oscena,
insopportabile di un Vittorio Sgarbi, invasivo come non mai. Almeno così credevo perché ancora non avevo
visto il video in rete della sua comparsata nella trasmissione “bianco e nero”
su la 7 condotta da Luca Telese, dove la sua presenza offensiva e litigiosa gli
ha permesso di rimanere solo nello studio, che veniva abbandonato da tutti gli
altri ospiti. Vedi il video https://www.youtube.com/watch?v=tdj1yjfl5_E
Il
personaggio è noto, come gran provocatore e litigioso, con linguaggio osceno ed
offensivo ed è paradossalmente, ospite ricercato in tv proprio per questa sua
caratteristica, che forse crea audience. Ma mi chiedo se ormai non abbia
travalicato ogni argine ammissibile, e superando di gran lunga il tormentone
delicato “capra, capra”, e quello “ecologico” dell’esecrazione di rotonde e
pale eoliche, oggi la sua arroganza non
finisca per essere totalmente indigesta anche al pubblico più tollerante, e non
diventi per le trasmissioni che lo ospitano una sorta di karakiri. Bastava
vedere come Mannoni faticasse a mantenersi neutrale e paziente durante il
profluvio dello sproloquio dell’esagitato, spesso fuori controllo, gran bastian
contrario di ogni posizione razionale e assennata possibile.
La
cosa che più colpisce è assistere alla totale impossibilità di ragionamento e
scambio d’opinioni che chi ha la disgrazia di trovarselo davanti, come Gianrico
Carofiglio l’altra sera, deve fare giocoforza scena muta, o comunque non osare
contraddirlo, per mantenere una propria calma interiore.
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