domenica 31 dicembre 2017

Il mio personale resoconto del 2017




    Ed eccoci qui a fare il punto di un anno che passa, il 2017, e ne arriverà puntualmente un altro, che si dice comunemente: speriamo sia meglio di quello che ci lasciamo indietro. Io penso che visto lo sconquasso immenso del 2017 sarà difficile non fare meglio, forse, però, non si sa mai, e al peggio come dicono i saggi non c’è mai fine.
    Ma ciò che è successo sul piano planetario e locale è terribile: l’inquinamento dell’aria e delle acque continua; il clima peggiora sempre e i ghiacci del polo si sciolgono ogni giorno di più; la distruzione di foreste amazzoniche non si ferma; l’estinzione di specie animali segna nuovi numeri; l’emigrazione dalle zone di guerra e miseria è inarrestabile, e mentre aumenta povertà, miseria e fame, in altre parti del mondo c’è chi si arricchisce in modo esponenziale, sfruttando in modo osceno forza lavoro, braccia e corpi d’individui, raggiungendo miliardi di patrimonio, utile per cosa?
    In un mondo dominato da questi scenari, il motore che muove tutto è sempre di più l’interesse economico soggettivo e non la solidarietà universale.
    Sul piano politico sono arrivati nuovi dittatori con mentalità medioevali e tiranniche, anche se rivestite di moderni concetti; i popoli più evoluti come dovrebbero essere quelli europei e americani ancora votano in modo assurdo, come fossero ciechi ed eleggono figuri pericolosi, pazzi megalomani, saltimbanchi del potere, dilettanti allo sbaraglio, tronfi della loro ricchezza ma poveri di spirito e d’anima, che giocando col potere, e col mondo come faceva Chaplin in un suo film,  seduti su arsenali atomici rischiano solo esasperazioni e nuovi conflitti; a questi fanno riflesso i vecchi e nuovi terroristi, individui senza cuore e cervello, stregati da ideologie muffite di religioni criminose, che sono pronti a morire loro stessi pur di uccidere altri.  
    A differenza di anni passati la gioventù non si muove neanche più sull’onda di miti rivoluzionari, cercando un panorama migliore, più spesso è resa innocua dalla nuova droga dei social, che instupidisce, incattivisce e rende masochisti fino al suicidio. Tra gli uomini e le donne pare aumentata a dismisura l’incapacità di armonia tra i sessi, e ancora il maschio, memore di quando aveva la clava, pretende dominio e non tollera chi si ribella per la sua indipendenza.
    A livello locale, della nostra piccola Italia, si assiste al solito harakiri della cosiddetta sinistra, sempre abile a dividersi su temi di rivalità e incapacità analitica, a favore di una destra sempre pronta a federarsi provvisoriamente, malgrado le differenze ideologiche e le rivalità tra i leader, per prendere il potere e litigare in seguito. In effetti ciò che viene definito di sinistra, da vecchi nostalgici come il sottoscritto, non si vede più all’orizzonte, nella melassa generale. 
     Concetti come: lotta contro lo sfruttamento, solidarietà e attenzione ai ceti più miseri, controllo e salvaguardia dei beni comuni, per citarne solo alcuni, sono ormai letteratura antica, e anche i nuovi soggetti come i “puri” 5 stelle, nella loro ingenua inesperienza fanno più parole che fatti. Nuove elezioni, nuovo governo, forse, ma la vedo molto brutta e temo che ancora il fetido fantoccio, anche se più vecchio e tirato, possa far trionfare ancora, incredibilmente, il suo mascherone nefasto e doloroso sullo stupido, boccalone popolo italiano. 
    Non posso capacitarmi come continui ad esserci chi non trae insegnamento dal passato e dall’esperienza e ancora inneggia a mostri come Hitler e più in piccolo all’ex Cavaliere Nero, che tanto danno hanno fatto all’umanità. Comunque chi vivrà vedrà, e pare che almeno la durata della vita media sia aumentata, un progresso?

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